Le emorroidi hanno una serie di sintomi molto precisi, non necessariamente tutti devono essere presenti:
- Sanguinamento durante la defecazione, con perdita di sangue rosso vivo;
- Dolore acuto legato alle emorroidi esterne, in genere correlato dall’insorgenza di una ragade, ematomi o ascessi;
- Prolasso: le emorroidi e la mucosa rettale fuoriescono dal canale anale;
- prurito e bruciore anale, insieme ad una produzione eccessiva di muco che può causare anche lo sviluppo di infezioni o micosi.
La diagnosi delle emorroidi è basata sulla presenza dei sintomi appena descritti ma non solo. Come si può fare per curare le emorroidi? Il principale strumento è l’anoscopio, uno strumento per verificare i primi sintomi delle emorroidi. Siccome i sintomi delle emorroidi possono essere associati anche ad altre malattie intestinali, la diagnosi si può avere grazie ad un’accurata visita medica ambulatoriale durante la quale si ispeziona il canale anale, aiutandosi eventualmente con un anoscopio. Sulla base di questa indagine anoscopica il medico può individuare il grado di classificazione delle emorroidi e quindi consigliare la cura adeguata ed il miglior modo per risolvere la grave problematica delle emorroidi.
Nei casi meno gravi spesso, è sufficiente adottare piccoli accorgimenti:
- fare attività fisica,
- seguire una dieta ricca di frutta e verdura,
- bere molta acqua,
- eliminare o ridurre lo stress,
- non esagerare con gli sforzi,
- evitare una defecazione prolungata,
- lavarsi con acqua tiepida e sapon,
- asciugarsi tamponando delicatamente con un panno morbido.
Evitare nella maniera più assoluta l’applicazione di ghiaccio nell’ano che contribuisce solo a peggiorare i sintomi delle emorroidi, meglio utilizzare alcune pomate locali che alleviano i sintomi e aiutano il rientro spontaneo delle emorroidi.
Nei casi più seri diventa necessario il ricorso a tecniche ambulatoriali o a trattamenti di tipo chirurgico.