Le ragadi sono delle piccole erosioni cutanee che interessano varie regioni corporee ed in particolare gli orifizi, come la bocca e l’ano.
Cosa sono le ragadi
Nello specifico, la ragade anale è un piccolo taglietto che si crea sull’apertura dell’ano, a causa di un’eccessiva dilatazione durante il passaggio delle feci. La presenza di abbondanti terminazioni nervose rende il disturbo particolarmente irritante e doloroso. Le fitte si fanno sempre più intense al momento della defecazione, soprattutto quando vengono espulse feci dure che contribuiscono alla lesione delle pieghe anali. La stitichezza rappresenta anche uno dei principali agenti responsabili del dolore derivante delle ragadi anali. E’ solitamente normale avere le ragadi durante l’arco della vita.
Le cause delle ragadi
La causa principale è la stitichezza ed è determinante nello sviluppo delle ragadi anali. Oltre alla consistenza delle feci bisogna infatti prendere in considerazione altri fattori, come l’abuso di lassativi. La diarrea è un’altra causa delle ragadi: il riassorbimento di acqua e di una piccola parte di nutrienti è incompleto e l’insieme di queste sostanze conferisce un pH alcalino alle feci, che risulta particolarmente lesivo per la mucosa anale. Quando la diarrea è frequente il canale anale tende a restringersi e questi casi di improvviso passaggio di feci dure e voluminose, rappresenta un ulteriore problema per la mucosa anale.
La presenza delle ragadi causa uno spasmo dello sfintere anale interno, il cui controllo, a differenza di quanto avviene per l’anello più esterno, è indipendente dalla volontà dell’individuo e non è quindi controllabile. Tale condizione è responsabile della cronicizzazione del disturbo, in quanto, oltre a impedire la normale e fisiologica dilatazione dell’ano, contribuisce ad ostacolare l’afflusso di sangue e la possibilità di guarigione spontanea.
Cura delle ragadi
La sintomatologia delle ragadi anali è caratteristica ed infatti il disturbo è facilmente identificabile ed è quindi facile da curare. Il dolore derivante dalla defecazione è particolarmente intenso e spesso molto fastidioso. In genere la persona che soffre di ragadi tende ad andare di corpo meno di frequente e quindi uno dei sintomi delle ragadi è appunto la stipsi oppure possono contribuire ad aggravare la situazione di stitichezza, aumentando il senso di dolore all’ano derivante dalle ragadi.
Se si considera la reale entità della lesione, il dolore associato alle ragadi anali è spesso esagerato dalla persona che ne soffre. Oltre alle dimensioni, generalmente contenute, una caratteristica fondamentale delle lacerazioni è il decorso che si presenta in sede posteriore e superiore. Spesso la screpolatura anale è talmente piccola da risultare irriconoscibile ad occhio nudo, specialmente se esaminata da un non addetto ai lavori. Mano a mano che la malattia cronicizza i bordi della lesione si fanno più irregolari ed evidenti. Vediamo come procedere con la cura delle ragadi.
Altro segno caratteristico della ragade è il riscontro di tracce di sangue rosso vivo nella carta igienica, più raramente si notano segni ematici intorno alle feci. Si tratta in ogni caso di un emorragia contenuta che, tendenzialmente, non ha nulla a che vedere con quella più copiosa associata al disturbo delle emorroidi. Dato che in alcuni casi le due patologie sono associate, la presenza di tracce ematiche può essere dovuta alla concomitante presenza di emorroidi o di altre lesioni.